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ANTIBES 2005
CRONACA DI UNA FESTA ANNUNCIATA

ANTIBES 2005 – CRONACA DI UNA FESTA ANNUNCIATA

Negli occhi e nel cuore di chi scrive il Festival Mondiale dell’Immagine Subacquea di Antibes (F) è e rimarrà sempre l’appuntamento più importante per un video operatore o fotografo che sia.
Per tanti motivi.
Perchè chi avuto il piacere e l’onore di calpestare le assi di quel palco, può raccontare della straordinaria emozione e della immensa gratificazione di un premio che ti rimarrà dentro come un bellissimo ed indimenticabile chiodo piantato nella bacheca dei ricordi.
Perché tutti gli anni negli ultimi giorni di Ottobre, il mondo della subacquea mondiale si ferma e si dà appuntamento in quelle sale ed in quei corridoi affollati, per incontrarsi e confrontarsi.
Perché la partecipazione degli italiani è da sempre, per dato genetico, la più chiassosa e simpatica, ma al tempo stesso la più temuta e rispettata per capacità, fantasia e professionalità.

Quest’anno inoltre è stato un anno particolare, perché per la prima volta noi del sito www.videosubitalia.com siamo riusciti ad incontrarci per una pizza ed uno scambio di opinioni. Eravamo davvero in tanti, ed ognuno con il suo sogno: chi era venuto per la prima volta visto che gli amici glielo avevano raccontato e chi invece da anni viene ad imparare e capire come fanno gli altri. E così è stata l’occasione per conoscere anche “fisicamente” i vari Giuls, Stefano, Marco, Alberto, Daniele, Gian, Beppe, etc. La pizza francese che abbiamo mangiato in allegra compagnia aveva molto poco dei sapori italiani, ma vi posso garantire che abbiamo avuto modo di passare una serata davvero allegra. Abbiamo fatto qualcosa come tre o quattro ore di chiacchiere su schede video, Dv Cam, scafandrature e luci che se quei tavoli potessero scrivere sul forum, avrebbero grandi argomenti per dire la loro.





Purtroppo è sempre così; quando noi italiani siamo all’estero riusciamo a riconoscerci ovunque e riusciamo a fare di tutto per stare sempre assieme, figuriamoci se siamo tutti subacquei e soprattutto video operatori. Ognuno con il proprio carattere e con le proprie esperienze ha avuto la possibilità di vedere, conoscere ed imparare come il mondo delle immagini sia davvero variegato e pieno di personaggi straordinari.

La 32° edizione del Festival dell’Immagine Subacquea è infatti “la fiera delle immagini” e tutto ciò che è immagine subacquea è lì presente. C’è il pittore con le tele a soggetto marino, c’e l’artigiano che vende le collane in corallo “di caduta” in barba alle leggi internazionali, c’è il costruttore di custodie anfibie e c’è il tour operator con la meta esclusiva o la crociera indimenticabile al miglior prezzo. Tra gli espositori più visitati mi sembra giusto ricordare Adobe con le sue demo di Premiere Pro che lavorava con immagini fatte con la nuova JVC GY-HD100 gioiellino straordinario ammirato da tutti anche se difficilmente scafandrabile. Ricca di soluzioni eccellenti e di una qualità d’immagine davvero sorprendente, monta un’ottica Fujinon intercambiabile al costo di 4.800 €. La Nimar presentava le nuove torce piccole a lunga durata, i fari HID e le scafandrature per la nuova serie Sony HDV. Anche tanti altri produttori come Mangrove e Extreme Vision presenti ad Antibes hanno puntato sull’HDV, ma per il momento non sono distribuiti in Italia e sono acquistabili solamente direttamente o tramite internet.









Tra i partecipanti al concorso video (Gruppo B), quest’anno possiamo dire che c’erano proprio tutti e se non mi sbaglio, non mancava nessuno. I titoli e i temi trattati nelle ben 160 pellicole inviate erano senza dubbio all’altezza della manifestazione, anche se personalmente ho notato una certa scarsità di idee e non sempre una cura attenta nelle realizzazioni. Quasi come se i concorrenti si “accontentassero” delle immagini subacquee e ponessero meno attenzione alla sceneggiatura e ad una corretta costruzione cinematografica.
Discorso diverso và fatto nella categoria professionale (Gruppo A) dove la monotonia delle immagini di squali in qualsiasi salsa l’ha fatta da padrone. Abbiamo visto decine di film sugli squali bianchi, tigre, grigi, a pois ed in salmì… che non se ne può più. Capisco che una società “debba vendere” il proprio prodotto, ma in mare gli spunti non mancano e l’affollamento su questi soggetti è oramai asfissiante. Anche la lunghezza dei prodotti (52’) ha penalizzato decisamente il gradimento, e tutti abbiamo sonnecchiato o addirittura russato per delle buone mezz’ore sulle belle poltrone del palazzo del cinema.

Come già abbiamo letto, la giuria dei film era composta da eminenti registi ed esperti di cinema, membri di di comitati universitari ed esperti cineasti. Purtroppo però l’età media ha influito sui risultati finali perché la valutazione data è sempre figlia dei gusti, delle esperienze e conoscenze personali. Ad essere premiati sono stati sicuramente i film più belli, ma le Palme dei primi 3 sono andate a film piuttosti lenti e decisamente deja-vu.
A differenza di altre discipline, l’evoluzione del linguaggio cinematografico in questi ultimi anni è stato rapido ed a volte violento e sorprendente, dovuto ed incrementato anche dal mezzo televisivo. Le attuali sceneggiature cinematografiche permettono oggi velocità narrative più incisive ed i ritmi che qualche anno fà erano lo standard dei documentari naturalistici, ora ci fanno sorridere o peggio ancora addormentare. Le attuali tecniche di montaggio riducono all’essenziale i passaggi ed i temi e soggetti, per essere apprezzati e graditi dai gusti del pubblico attuale devono essere netti e precisi, quindi privi di percorsi inutili e giri astrusi. La capacità di emozionare e soprattutto il coraggio di proporre nuovi temi e nuovi soggetti dovrebbe essere baciata da miglior fortuna, perché se tutti parlassimo sempre e solo di pesci e barriere coralline, il mondo dei film subacquei sarebbe già morto e sepolto da tempo. Pertanto un ringiovanimento generale della giuria video è auspicabile, a meno che non dimostri negli anni a venire di allinearsi alle tecniche di comunicazione cinematografica attuali ed abbia il coraggio di apprezzare maggiormente gli autori innovativi ed i soggetti originali e meno abusati.

Personalmente sono assolutamente contento e sinceramente fiero del mio risultato, perché calpestare il palco di Antibes è sempre una grande soddisfazione privilegio di bravi video operatori e fotografi. La critica fatta mi serve a fare i miei personali complimenti a Daniele, Manfred e Massimo per i loro lavoro e a Marco, Alberto e tutti gli altri italiani che hanno avuto i coraggio di entrare in gara. Se solo pensiamo che molti nomi noti come Leandro Blanco, Danny Van Belle e John Boyle non sono stati premiati, questo al dice lunga sulla qualità dei ben 160 film presentati quest’anno.

La cerimonia di premiazione del festival da sempre momento di trepidazione ed emozione, ha visto l’assenza del solito simpatico speacker di tante edizioni, regalandoci qualche vuoto di troppo e alcune file vuote al momento della premiazione dei film. Divertente come sempre la festa finale del sabato sera, con una band di soli subacquei a fare da accompagnamento ai tanti brindisi in corso. Leader indiscussi, un Kurt Amsler alla batteria (preferibile dietro l’obiettivo) ed il folletto Alberto Muro Pelliconi a fare da vero front-man e mattatore della serata.

Purtroppo l’ultimo giorno prima della partenza per il rientro in Italia, abbiamo fatto la triste scoperta che dopo 32 anni di onorato servizio il Palazzo del Cinema di Antibes chiuderà i battenti per essere demolito. Il Festival infatti, si è già trovato una nuova sede che giustamente Daniel Mercier non ci ha voluto rivelare. Vorrei fare un sincero ed sentito grazie a Daniel, vera anima e motore del festival perché nonostante tutte le difficoltà riesci ogni anno a mettere in piedi uno “spettacolo” difficilissimo da realizzare.

Nell’attesa della 33° edizione consiglio a tutti gli appassionati del settore di inviare sempre nuovo materiale, senza la paura di sbagliare, inventando storie nuove e cercando soggetti originali ed interessanti da interpretare. L’augurio è che Antibes diventi anche un appuntamento fisso anche per tutti gli amici di www.videosubitalia.com, una scusa ufficiale per ritrovarci tutti a bere un buon bicchiere di vino in allegra compagnia.


da sinistra a destra, dall'alto in basso:
Daniele Iop, Jean-Michel Cousteau, Gian Melchiori, Stefano Marconcin
Leonardo Sergiani, Michel Vrignaud, Massimo Boyer, Manfred Bortoli.

Queste sono le classifiche complete della manifestazione:

PALMARES 2005 FILMS
Groupe A
PRIX DU PRESIDENT DE LA REPUBLIQUE
PALME D'OR (4000 €)
Video Collection Pro de ADOBE
à Florian GUTHKNECHT, Bayerischer Rundfunk, BR/ARTE [Allemagne]
pour La méduse belle, cruelle, mortelle (43')
PALME D'ARGENT
Video Collection Standard de ADOBE
à Stéphane GRANZOTTO, Jérôme ESPLA, Hexagone Vidéo / YN / France 3 Corse [France]
pour Le sang de la méduse (52')
PALME DE BRONZE
Video Collection Standard de ADOBE
à Cyril TRICOT, Eau Sea Bleue Productions / AMPERSAND [France]
pour Le septième ciel des requins gris (52')
PRIX SPECIAL DU JURY
à Gilles SANTANTONIO, Les Films du Mille-pattes [France]
pour Le Dragon de Patagonie (52')
FILMS Groupe B
PALME D'OR (700 €)
Prix SMY Ondina (Croisière valeur environ 1680 à 2200 €)
Premiere Pro d'ADOBE
à Bruno VANHERCK [Belgique]
pour Tricherie et tromperie au récif (20')
PALME D'ARGENT (450 €)
Photoshop Elements & Premiere Elements d’ADOBE
à Leonardo SERGIANI [Italie]
pour En dessinant la mer (19')
PALME DE BRONZE (300 €)
Photoshop Elements & Premiere Elements d’ADOBE
à Guy et Anita Chaumette, Liquid Motion Film [France]
pour Jawfish Nursery (6')
PRIX SPECIAL DU JURY
à Daniele IOP, Massimo BOYER, Manfred BORTOLI [Italie]
pour Tsunami the day after (20')
FILMS Groupe A & B
PRIX PLANETE THALASSA (2000 €)
à Heinilä Ari, MRP Matila Röhr Productions Oy[Finlande]
pour The Deep Breath (50')
PRIX DE LA FONDATION ALBERT 1er MUSEE OCEANOGRAPHIQUE DE MONACO (1 500 €)
à Jose IRISARRI, Manuel UHIA [Espagne]
pour O mar das cies (33')
PRIX DU PUBLIC
à Gilles SANTANTONIO, Les Films du Mille-pattes [France]
pour Le Dragon de Patagonie (52')
PRIX DU DOCUMENTAIRE ANIMALIER
à Bertrand LOYER, Saint Thomas Productions [France]
pour Cachalots, les secrets du grand noir (52')
PRIX DU DOCUMENTAIRE HISTORIQUE
à MATSKO Lesya, Embassy of Culture and tourism of Ukraine[Ukraine]
pour Portrait written by depth (26')
PRIX FICTION
à Johannes STOÄRNE NILSSON, SIMONSSON Ola [Suède]
pour Spättans väg - Way of the flounder (10')
PRIX INFORMATION ACTUALITE
à Gian MELCHIORI, Stefano MARCONCINI [Italie]
pour La Perle du Désert (8')
PRIX DE L'HUMOUR
à Halûk CECAN [Turquie]
pour Crazy Musicians (10')
PRIX DE L'INSOLITE
à Alexandre KOURANOV, Serguei MOKRITSKI, Dmitri VOLKOV [Russie]
pour L'atelier de l'artiste. Rodin. La porte de l'enfer. (43')
PRIX DE LA MEILLEURE ADAPTATION MUSICALE
à Les élèves du collège Bourbon (La Réunion), Thierry SORIANO [France]
pour Sans réserve (10')
PRIX DE L'INSTITUT OCEANOGRAPHIQUE PAUL RICARD
à VERHAEGEN Etienne, Cinéma Direct [Belgique]
pour Ballet mortel en haute mer (82')
PRIX DE LA F.F.C.V. (Fédération Française de Cinéma et Vidéo)
à Thierry SORIANO , James CARATINI , Dominique BAROUCHE [France]
pour Requins business (21')
PRIX DIMITRI REBIKOFF
à Rolf J. Möltgen, WDR [Allemagne]
pour Quand les poissons se mettent à table (43')
PRIX BRIGITTE CRUICKSHANK (750 €)
à Bruno VANHERCK [Belgique]
pour Tricherie et tromperie au récif (20')
PRIX ADOBE des effets spéciaux (After Effects Standard)
à Pascal VUONG, Ronan CHAPALAIN, Virtuosity [France]
pour Monstres des abysses (12')
PRIX DU JURY JEUNE
à Daniele IOP, Manfred BORTOLI [Italie]
pour Magique Méditerranée (5')
MENTION SPECIALE DU JURY
à Gregory GERVAIS , Virginie GRIZON, Videoplancton [France]
pour cOrail.nc (26')


Gian Melchiori
04/11/2005

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